La prima volta della Protezione Civile

News • 26 Maggio , 2020
Il COVID-19 rappresenta la prima volta anche per l’apprezzato sistema regionale della Protezione civile, che si è trovato ad affrontare un’epidemia sanitaria inedita e sconosciuta. Non è ancora stata scritta la parola fine a questa pandemia, ma certamente si può scrivere la parola grazie a lettere cubitali per i due mila volontari appartenenti al Coordinamento regionale della Protezione civile, alla Croce Rossa italiana, all’Associazione nazionale carabinieri, all’Associazione nazionale Alpini e all’Anpas impegnati dall’inizio dell’emergenza come ‘braccio logistico’ dell’Unità di crisi. Dal 21 febbraio la Protezione civile continua infatti a tenere aperta la propria sala operativa regionale a Torino, tutti i giorni 24 ore su 24, per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Attività voluta e seguita da vicino dall’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi, che ha voluto attivare subito questo piccolo esercito di donne e uomini in supporto alla componente medica, con funzioni tecnico-logistiche, informatiche, amministrative, di gestione del volontariato e di raccordo con gli enti locali e le Prefetture. Hanno allestito strutture, seguito gli acquisti emergenziali, svolto trasporti, consegnato le mascherine della Regione, risposto alle richieste dei cittadini e degli enti locali e svolto attività di manutenzione, in modalità di pronto intervento in caso di necessità.